Gli Uffici Scolastici Territoriali stanno pubblicando i bollettini contenenti gli esiti del conferimento delle supplenze da GAE e GPS per l’anno scolastico 2024/2025. Con questo articolo vogliamo fornire una guida completa per comprendere le informazioni contenute in questi bollettini e chiarire alcune situazioni che possono sembrare anomale a prima vista.

Cosa contengono i bollettini?

I bollettini riportano diverse informazioni cruciali:

  1. Inclusione con riserva: Indica se il candidato è inserito “a pieno titolo” o “con riserva” (per titolo estero in attesa di riconoscimento o per provvedimento giudiziario, esempio: “R” o “P”).
  2. Titoli di riserva: Riguardano le categorie protette (Legge 68/1999), il servizio civile universale e i militari congedati.
  3. Tipo di contratto: Specifica se si tratta di uno spezzone, di un contratto fino al 30 giugno o al 31 agosto.
  4. Tipo di cattedra: Per la scuola secondaria, indica se è una cattedra interna, esterna nello stesso comune o in comuni diversi.
  5. Numero di preferenza soddisfatta: Mostra quale preferenza espressa dal candidato è stata soddisfatta.
  6. Ordine di nomina: In alcuni casi, indica l’ordine in cui i candidati sono stati nominati per una specifica scuola.
  7. Posizione e punteggio: Riporta il punteggio e la posizione in graduatoria dei candidati nominati.

Perché ci sono “salti” nelle assegnazioni?

Può capitare di notare che alcuni candidati con punteggio inferiore ottengano un incarico prima di altri con punteggio superiore. Ecco le principali ragioni:

  1. Titoli di riserva: Alcune categorie di candidati hanno diritto a una riserva di posti, le cui percentuali sono definite a seconda della tipologia e del contingente calcolato dal ATP di competenza.
  2. Mancata indicazione di preferenze: Se un candidato non esprime preferenze per tutte le sedi disponibili, può essere “saltato” dall’algoritmo.
  3. Cattedre interne ed esterne, spezzoni, etc..: Anche la disponibilità espressa per le cattedre esterne può influenzare l’assegnazione, come anche la mancata indicazione degli spezzoni e relativa possibilità di completamento.
  4. Legge 104/1992: Dà diritto alla priorità nella scelta della sede, ma solo se il candidato rientra nel contingente dei nominati.

Come funziona la priorità della Legge 104?

  • Opera solo se il candidato rientra nelle posizioni utili per la nomina.
  • Non permette di “scavalcare” altri candidati per l’assunzione, ma solo di scegliere la sede con priorità.
  • Si applica solo per posti della stessa durata e consistenza economica.
  • Per l’assistenza a familiari, la priorità è per il comune di residenza dell’assistito o comuni limitrofi.
  • Per disabilità personale, la priorità vale per qualsiasi sede nella provincia.

Cosa fare in caso di dubbi?

Se dopo un’attenta analisi del bollettino, delle graduatorie e della propria domanda persistono dubbi, è consigliabile:

  1. Rivolgersi al proprio sindacato di riferimento.
  2. Chiedere chiarimenti all’Ufficio Scolastico Territoriale.
  3. Presentare una richiesta di accesso agli atti.

Ricordiamo che, sebbene rari, non si possono escludere errori dell’algoritmo o nella gestione dei dati. È quindi importante verificare attentamente la propria situazione e, solo se necessario, richiedere chiarimenti a chi di competenza.